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Il Territorio

Pozzuoli è una città ricca di siti archeologico di grande pregio, dove si respira un’atmosfera raffinata. Il suo centro, ricco di  piccoli e grandi tesori di epoche diverse, fantastici paesaggi, valorizzazione dell’arte antica, collegamenti di qualità con Napoli e le  isole dell’arcipelago campano (Procida, Capri e Ischia), intrattenimento in ogni angolo della città, accoglie turisti e cittadini e li trattiene con garbo. Sono rimasti numerosi siti risalenti all’epoca romana, durante la quale Pozzuoli era un importante porto.

Centro storico
Fulcro della città, da piazza della repubblica, oppure dal porto,  approdo per le imbarcazioni dirette alle isole del golfo, si erge una piccola altura circondata dal mare per tre lati, difficilmente accessibile ma ricca di fascino. Un quartiere dove i capitoli della lunga storia di Pozzuoli si sono sovrapposti come pagine di un libro: siamo  ai piedi del promontorio del “rione terra”. Il molo,  le vicine banchine del porto e le barche ormeggiate nella darsena, l’antico porto dei pescatori, costituiscono un unicum di particolare suggestione, efficacemente tramandatoci anche da pittori e disegnatori del passato.
La darsena ( O’ Valione per i puteolani) evoca la vocazione marinaresca di Pozzuoli e la pesca rappresenta uno degli elementi particolari dell’economia locale. Attualmente il centro storico e la darsena, per la presenza di numerosi locali, rappresentano un luogo di incontro e  viavai tra turisti e abitanti.

Arco Felice
E’ una frazione situata tra Lucrino e Pozzuoli borgo e conta circa 10.000 abitanti.  Nel suo territorio vi sono un ufficio postale, una circoscrizione comunale, varie scuole elementari e medie (inferiori e superiori) oltre ad un alto numero di attività commerciali. Ampia è la presenza di luoghi di ritrovo: bar, ristoranti, pub e pizzerie che nel fine settimana richiamano un notevole afflusso di giovani da tutta la provincia. Prende il nome dai resti di un acquedotto romano in laterizio, di cui rimane in piedi un grande arco, detto arco felice vecchio, sito in località Cuma.
Il quartiere di Arco Felice è famoso poiché si trova non lontano dal lago d’averno, considerato nell’antichità l’ingresso agli Inferi. Oggi la sua notorietà è dovuta anche agli stabilimenti balneari, molto frequentati durante i mesi estivi, seppure in tono minore rispetto agli anni 60 e 70.

Cuma
Cuma rappresenta uno dei luoghi più importanti dei Campi Flegrei, per ricchezza di storia e fama. Esso fu infatti il primo insediamento dell’area, scelto per la posizione territoriale favorevole e ben difendibile. Il Monte di Cuma divenne, fin dalla colonizzazione greca, il fulcro del nuovo abitato, che da un lato affacciava sul mare e verso nord dominava il lago di Licola, posto in una zona paludosa.Oggi l’aspetto dell’area è ben diverso da come doveva apparire in antichità, a causa delle bonifiche effettuate negli anni ’20 e per il progressivo insabbiamento che ha determinato l’allontanamento della costa dal monte di Cuma.
Numerosi monumenti sono arrivati fino ai nostri giorni per raccontare la lunga storia della città e le delle sue diverse fasi ed abitanti; in particolare nel parco archeologico di Cuma si può visitare l’antica acropoli con i suoi templi e godere, inoltre, di una bellissima vista dai terrazzamenti del monte cumano. Come è noto il nome della città ha sempre suscitato un grande fascino legato alla leggenda della Sibilla, la mitica profetessa di cui scrisse anche Virgilio nell’Eneide, ed alla quale alcuni luoghi sono tradizionalmente attribuiti, proprio per la loro struttura particolare, che in epoche passate aveva suscitato curiosità e che ancora oggi incute nel visitatore un certo senso di mistero. La città comprendeva la collina con l’acropoli, posta su un promontorio tufaceo, e la c.d. città bassa, sita tra l’acropoli stessa ed il Monte Grillo. Alla fine del I sec. d.C. venne realizzata la via domitiana, che raggiungeva anche Puteoli ed entrava a Cuma da nord, mentre usciva ad est dall’Arco Felice.

Lucrino
Dove si trova l’omonimo lago.  Deve il nome al termine Lucrum e cioè lucrare: infatti il senatore Sergio Orata nell’antica Roma lo aveva trasformato in un allevamento ittico, essendo lo stesso lago in comunicazione tramite un canale con il mare. Nel 37 a.C., per opera di Marco Vipsanio Agrippa, il lago d’Averno e il lago Lucrino furono collegati al mare attraverso un canale artificiale per la realizzazione di un colossale porto militare (portus julius). Prima dell’eruzione del Monte Nuovo del 1538 dove ora c’è Lucrino c’era tripergole, un villaggio termale che l’eruzione distrusse completamente. Sul cono del vulcano Monte Nuovo attualmente si trova l’oasi naturalistica di monte Nuovo

Licola
E’ la frazione della città di Pozzuoli, che prende il nome dal lago dei follicoli, il quale ne occupava anticamente la maggior parte della superficie.Il centro abitato ruota attorno piazza San Massimo, che è la più antica piazza del posto, laddove sono presenti le strutture di maggiore importanza come la chiesa parrocchiale (dedicata al medesimo santo), le scuole, l’ufficio postale e la locale sezione d’anagrafe del Comune di Pozzuoli. A pochi passi è presente anche una stazione dei Carabinieri denominata, appunto, “Licola”. In tale località è anche presente l’Istituto Professionale di Stato per l’Agricoltura e l’Ambiente (IPAA) “Filippo Silvestri”. Oggi a Licola si estende il Parco Regionale dei Campi Flegrei, che preserva le dune ed il particolare habitat presente nella zona, dichiarato sito di interesse comunitario e zona di protezione speciale per la rarità di specie che ospita, come il Pancratium maritimum o Giglio di Mare. Licola, assieme alle vicine località di Lago Patria e Varcaturo, forma quella zona di territorio che anticamente fu abitato dagli Osci nel V – IV secolo a.C., fondatori di numerose città in Campania, tra cui Liternum, che era situata proprio in questo territorio e che conobbe un notevole sviluppo, in particolar modo durante il periodo di Roma Repubblicana e Roma Imperiale. Il territorio di Licola è custode di un patrimonio storico archeologico dal valore inestimabile, ma anche di tradizioni popolari e religiose e di una grande vocazione turistica, commerciale e culturale. Secondo gli ultimi ritrovamenti archeologici, venuti alla luce in seguito agli scavi effettuati dalla Soprintendenza per i beni archeologici, si presume che sotto il suo terrirorio Licola custodisca i resti dell’antica strada romana domitiana, nonché un anfiteatro dell’epoca, non ancora esattamente localizzato.

Monterusciello
E’ una frazione costruita a seguito del bradisismo avvenuto negli anni ottanta e oggi abitata da oltre 30.000 abitanti. La presenza di tanto spazio ha qui permesso uno sviluppo del tutto diverso rispetto a quello di molte altre zone della Campania. Se infatti queste si contraddistinguono per strade strette e per poco verde, Monterusciello può invece vantare ampi viali alberati, strade larghe e ben asfaltate, enormi parchi residenziali, diverse attività commerciali. Notevoli sono inoltre le infrastrutture presenti nel territorio, come la piscina olimpionica all’interno del moderno Palazzo dello Sport, che ha tra l’altro ospitato per alcune stagioni la squadra di basket di Napoli, la Scuola calcio Monterusciello con un campo regolamentare interamente costruito in erba sintetica ed una pista da jogging lunga 500 metri. Da non dimenticare, infine, la presenza sul territorio dei licei e dell’istituto professionale per i servizi alberghieri e della ristorazione “Petronio”, con studenti provenienti sia dalle province di Napoli che da quelle di Caserta.

Pisciarelli
E’ quella parte della località di Agnano Terme ricompresa nel territorio del comune di Pozzuoli.  in questa zona è stato recentemente trasferito il Tribunale di Napoli, sezione distaccata di Pozzuoli. La restante parte di Agnano fa parte dell’ex frazione Bagnoli del comune di Napoli.

Toiano
E’ un popolare quartiere sorto per dare una risposta abitativa ai cittadini di Pozzuoli, sfrattati dal Rione Terra e dal centro storico dopo il bradisismo del 1970. E’ posto al centro tra l’antica Pozzuoli e il “contemporaneo” megaquartiere di Monterusciello ed è il centro dell’attività amministrativa. In questa zona si trovano, infatti, la casa comunale, alcune scuole e varie attività commerciali.
La valle di Toiano, chiusa a settentrione dalla sella che collega il Monte Sant’Angelo e il Monte Barbaro, in età augustea ospitava il predio (villa rustica, podere) di Marcio Filippo, patrigno di Ottaviano. Qui sostò il futuro imperatore, al rientro dall’Oriente, che, per eredità ne divenne il proprietario. Infatti, Toiano deriverebbe da Ottaviano (in dialetto troncato in Taiano).

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